Cicatrici: perché è fondamentale prendersene cura sin da subito – il ruolo di protezione solare, gel e cerotti al silicone
- 23 Lug, 2025
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La cicatrizzazione è un processo biologico complesso che coinvolge diverse fasi cellulari e biochimiche, finalizzato a ripristinare l'integrità della pelle dopo un trauma, un intervento chirurgico o una lesione cutanea. Ma una cicatrice non è mai semplicemente “una ferita chiusa”. In molti casi, una gestione superficiale o tardiva può condurre a esiti estetici o funzionali poco soddisfacenti. Per questo motivo, prendersi cura delle cicatrici non è solo una questione estetica, ma un vero e proprio atto medico preventivo.
Cicatrice non significa guarigione
Quando una ferita si chiude, si è solo conclusa la prima parte del processo di guarigione. I tessuti continuano a ristrutturarsi per mesi, talvolta anche per un anno o più, durante il cosiddetto rimodellamento cicatriziale. In questo periodo, la pelle è più sensibile, vulnerabile e reattiva agli stimoli esterni, come radiazioni UV, frizione, secchezza e tensione meccanica. È proprio in questa finestra che si gioca il destino estetico e funzionale della cicatrice.
Se non adeguatamente protetta e idratata, la cicatrice può ispessirsi, pigmentarsi, diventare pruriginosa, retraente o sviluppare forme patologiche come le cicatrici ipertrofiche o i cheloidi.
I 3 pilastri per una corretta gestione della cicatrice
La moderna dermatologia e chirurgia plastica condividono tre strumenti fondamentali nel supporto alla guarigione fisiologica delle cicatrici:
- Protezione solare
- Gel o fogli al silicone medicale
- Educazione del paziente alla continuità terapeutica
Vediamoli nel dettaglio.
1. Protezione solare: scudo essenziale contro la pigmentazione
Le radiazioni UV rappresentano un fattore di rischio ben documentato per l’iperpigmentazione delle cicatrici, specialmente nei fototipi medio-alti (III-IV-V). L’esposizione solare nei primi 6-12 mesi dopo la chiusura della ferita può causare alterazioni cromatiche persistenti, rendendo la cicatrice più visibile, scura e talvolta irregolare.
Raccomandazione clinica:
Applicare filtri solari ad ampio spettro (UVA+UVB) con SPF 50+, anche durante le giornate nuvolose o invernali, direttamente sulla cicatrice. Il filtro solare andrebbe riapplicato ogni 2-3 ore in caso di esposizione prolungata.
2. Silicone medicale: il gold standard nella prevenzione di cicatrici patologiche
Numerosi studi clinici dimostrano che l'applicazione di gel o cerotti al silicone riduce significativamente la probabilità di sviluppare cicatrici ipertrofiche e cheloidee, oltre a migliorare l’elasticità, la pigmentazione e la planarità delle cicatrici recenti.
Il silicone medicale crea una barriera semiocclusiva che:
- Trattiene l’idratazione del tessuto cicatriziale
- Riduce la produzione di collagene in eccesso
- Mitiga il prurito e il rossore
- Protegge da frizione e microtraumi
L’uso regolare, idealmente 24 ore al giorno per almeno 3 mesi, è associato a risultati ottimali.
Prodotti consigliati:
- Activ'M Cerotti in Silicone – crhealth.it
Cerotti flessibili e discreti, ideali per zone come addome, schiena, arti e cicatrici post-chirurgiche (es. mastoplastica, liposuzione, mastectomie, cesarei etc.). I cerotti al silicone possono essere tagliati su misura per adattarsi alle dimensioni della cicatrice da trattare. - Eurogel Plus – crhealth.it
Gel al silicone trasparente, adatto per cicatrici su viso, collo, décolleté o zone irregolari. Si asciuga rapidamente, formando un film protettivo invisibile.
Entrambi i prodotti sono dispositivi medici di classe I e possono essere integrati nel piano post-operatorio, anche nei protocolli ambulatoriali.
3. Educazione terapeutica del paziente: costanza e correttezza
Il successo nella gestione delle cicatrici dipende tanto dal prodotto scelto quanto dalla costanza d’uso da parte del paziente. La semplice prescrizione non è sufficiente: è cruciale informare il paziente su:
- Quando iniziare: idealmente appena rimosse le suture o alla completa riepitelizzazione
- Quanto a lungo proseguire: almeno 3 mesi, con possibilità di estensione
- Come integrare la protezione solare con l’uso del silicone: nei casi di gel, la protezione solare può essere applicata sopra, una volta asciutto
La corretta gestione quotidiana – pulizia della zona, applicazione regolare, attenzione alla frizione – migliora significativamente l’outcome finale.
Le cicatrici non trattate: quali sono i rischi?
Ignorare le fasi delicate del post-ferita può portare a:
- Ispessimenti cutanei
- Pigmentazione anomala
- Prurito o dolore persistente
- Retrazioni e limitazione dei movimenti, soprattutto in articolazioni
- Esiti estetici invalidanti, con impatto psicologico
Per molti pazienti, la gestione della cicatrice ha un peso importante anche dal punto di vista dell’autostima e del benessere psicologico. Per questo, medici e operatori sanitari hanno un ruolo chiave nel prevenire esiti sfavorevoli, anziché correggerli dopo.
Quando indirizzare a uno specialista?
In presenza di:
- Storia clinica di cheloidi o cicatrici ipertrofiche
- Cicatrici in zone ad alto rischio (spalle, sterno, mandibola)
- Pazienti di fototipo scuro
- Soggetti con patologie sistemiche (es. diabete, disturbi del connettivo)
…è utile valutare un piano personalizzato e, se necessario, il supporto di un dermatologo o chirurgo plastico.
Conclusione
Le cicatrici sono inevitabili, ma il loro aspetto finale non lo è. Investire nella prevenzione, attraverso l’uso combinato di fotoprotezione e silicone medicale, rappresenta il miglior modo per favorire una guarigione ottimale, rispettosa della funzionalità e dell’estetica cutanea.
Medici, farmacisti e operatori sanitari dovrebbero informare i pazienti fin da subito su questi strumenti, inserendoli nel piano terapeutico post-operatorio o post-traumatico.
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